Tiziana e Cecilia cinture nere di judo
Domenica scorsa abbiamo festeggiato il ventesimo di fondazione del Gruppo Sportivo Fraveggio e nell’ambito di questa già importante occasione di festa, svoltasi nel bel Teatro Valle dei Laghi di Vezzano, pieno di amici, abbiamo inserito un altro bel momento. che per noi del settore judo ma anche per tutto il sodalizio, è stato ulteriore motivo di gioia e di orgoglio, la consegna a due nostre atlete, Tiziana Dallapè e Cecilia Mattedi, della fiammanti cinture nere.
La stessa mattina infatti, si erano svolti ad Aldeno gli esami per l’acquisizione dei gradi di judo e, davanti ad una commissione composta dal Maestro Casellato 6° Dan, dal Maestro Crema 7° Dan e dal Vicepresidente Provinciale per il settore Judo della Fijlkam Michele Mitolo, le due nostre atlete si erano conquistate il diritto di indossare la cintura nera, le prime nate in una società sportiva che lavora sul nostro territorio.
Sul palco del teatro, pPer congratularsi con loro è salito anche il Maestro Gilberto Gozzer (5° Dan) Presidente Provinciale della Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali), al quale ci legano stima ed affetto dato che è stato per il nostro Maestro Ottone Tomasi, e la moglie Anna Maria, il primo insegnante di judo. Lui gli ha incoraggiati, quando, “immigrati” in valle erano indecisi se proporre o meno la disciplina che era stata ed è tuttora, fonte e motivo di tante positive esperienze e soddisfazioni. E ancora lui, gli ha spinti ad occuparsi in maniera attiva del Judo in Trentino proponendogli di far parte del Comitato Provinciale con incarichi di responsabilità.
Seduta in platea, nascosta nell’ombra della sala c’era anche la persona senza la cui costante presenza questo traguardo non si sarebbe realizzato. Infatti, nonostante sia quasi sempre Ottone a salire alla ribalta, nulla avrebbe potuto fare, in questi anni, se non avesse avuto accanto la bella figura che tutti conoscono, sua moglie. “È stata lei - sottolinea Ottone - a proporre all’inizio di avvicinarci alla pratica del judo e così, seppure già adulti ci siamo addentrati, tenendoci per mano, nel mondo, allora sconosciuto, delle arti marziali. Insieme ci siamo allenati ed abbiamo studiato, discusso , provato e riprovato, criticandoci e correggendoci a vicenda le tecniche, per preparare gli esami e quindi progredire nei gradi e nelle qualifiche. Grazie ad Anna Maria‚ “la Maestra”, (così la chiamano i ragazzi) ed alla sua capacità e competenza abbiamo potuto mantenere attiva la scuola di judo quando io ero assente per lavoro e, credo che, grazie anche alla sua presenza autorevole ma sempre solare e sempre curata le nostre allieve abbiano capito come sia possibile fare judo senza dover rinunciare ad essere totalmente femminili”.
“Un grazie - continua Ottone - al Presidente del G.S. Fraveggio Mauro Bressan che ci ha dato piena fiducia e ci ha accolto con entusiasmo quando gli abbiamo proposto il nostro progetto per il Judo in Valle dei Laghi. È dai primi incontri con lui, nel lontano (sembra ieri) 2001, che è iniziata la bella avventura che ha visto nella serata di domenica una tappa importante. Una tappa, non un traguardo, percè da domenica non abbiamo più solo due allieve ma due amiche e colleghe, due ragazze che ci hanno onorato concedendoci la loro fiducia, accettandoci come maestri e seguendo i nostri insegnamenti e che, speriamo, vorranno proseguire e migliorare assieme a noi nella conoscenza e nella pratica delle arti marziali. Grazie anche ai genitori che ci hanno concesso la loro fiducia in questi anni, portando i bambini a fare Judo con noi, speriamo di non aver deluso le loro aspettative. Per concludere un grazie ed un abbraccio a tutti i ragazzi che ogni sera ci gratificano con la loro presenza ed il loro affetto, grazie in particolare a tutti quelli che con capacità, lealtà e determinazione hanno portato e porteranno il nome del GS Fraveggio sui campi di gara, dandoci motivo di essere orgogliosi di loro e, permetteteci, un pochino anche di noi. Grazie, davvero, a tutti”.